[Articolo del Lunedì] Ricevere per Dare

Qualche tempo fa, un’amica è venuta da me. Aveva un disperato bisogno dei miei servizi di consulenza che l’aiutassero a superare alcune sfide nella sua vita. Francesca, come la chiamerò qui, era infelice e in una situazione per niente piacevole.

Image courtesy of rakratchada torsap / FreeDigitalPhotos.net
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Ho lavorato con lei per tre ore di fila, aiutandola a risolvere i suoi problemi e creare un piano d’azione in modo da poter andare avanti e rompere i blocchi che la stavano trattenendo.

Alla fine, Francesca si è scusata per essere in quello stato e mi ha chiesto cosa avrebbe potuto fare in cambio dell’aiuto che le avevo dato.

Come si fa in questo tipo di situazione, ho solo sorriso e le ho detto niente, è stato un piacere aiutarti.

Mi ha colpito subito l’ombra di preoccupazione sul suo volto per non essere nella condizione di potermi pagare. Avrei potuto insistere sul fatto che non doveva fare proprio nulla e accomiatarmi da lei. L’ho guardata in faccia e ho capito che voleva davvero dare qualcosa in cambio di quello che aveva ricevuto.

Ho capito che la cosa migliore era accettare la sua offerta e dire di sì. Facendolo, l’ho onorata e l’ho fatta sentire  speciale e apprezzata. Così le ho detto “Fai quello che ritieni opportuno”. Francesca sorrise, accettò, e cambiò argomento.

Pochi giorni dopo ho ricevuto una telefonata.

Francesca mi raccontò di come si sentisse bene per la prima volta da mesi, e mi invitò a casa sua per il giorno successivo. Gliene ho chiesto il motivo e lei ha detto soltanto “Ti aspetto per pranzo”. Non c’era da discutere.

Il giorno stabilito sono andata a casa sua e mi ha aperto la porta con un sorriso radioso. Appena giunte nel soggiorno, mi ha detto “Hai fatto tanto per me l’altra sera, so che sei molto impegnata e volevo fare qualcosa per ringraziarti”. Francesca mi conosce abbastanza bene e sa che una delle mie più grandi passioni oltre alle terme sono i libri (sì, anche quelli di carta). Ne ho tantissimi su ogni sorta di argomenti e negli anni li ho collezionati con passione.

Mi ha fatto accomodare sul divano, mi ha dato un aperitivo analcolico e abbiamo chiacchierato per un po’.

Alla fine Francesca ha detto: “Hai fatto molto per me l’altro giorno e l’apprezzo davvero molto. Non posso permettermi di pagare per il tuo tempo…”. L’ho interrotta per dirle che non era necessario, che era un’amica, e così via. Lei ha continuato “Però ho qualcosina per te”. Ha tirato fuori da sotto il tavolo una scatola e me l’ha passata. “Questo è per te per dirti grazie”.
Ma non ce n’è bisogno, ho insistito, sentendomi un po’ a disagio, ed ho aperto la scatola. Dentro c’era un mucchio di vecchi tascabili. Li ho tirati fuori e ho cominciato a sfogliarli.

“So che ami i libri. Avevo questi in soffitta ed ho pensato che li avresti apprezzati”, disse Francesca sorridendo. La scatola conteneva una ventina di classici dell’auto-aiuto. Sono rimasta sorpresa e stupita. “Voglio darteli come un ringraziamento per tutto quello che hai fatto per me e per avermi aiutato”.

Dopo pranzo, mentre sorseggiavamo una tazza d’orzo, Francesca mi porse una busta. Dentro c’erano due coupon per dei trattamenti termali! Il suo sorriso era al massimo della radiosità.

Dare a Francesca la possibilità di offrirmi qualcosa in cambio per quello che avevo fatto per lei, aveva aumentato la sua autostima. E l’aveva fatta sentire bene, perché si era sentita in obbligo con me.

Questa è La Legge di Reciprocità. Quando fai qualcosa per gli altri, essi si sentono obbligati a fare qualcosa di nuovo. Consentendo loro di farlo, si può contribuire a farli sentire meglio con se stessi e più degni.

La prossima volta che qualcuno si offre di darti qualcosa, chiediti se in quella situazione sia meglio per te ricevere invece che dare: spesso, è proprio ricevendo che si può dare più di quanto si possa immaginare.