Chiamala, se vuoi, buona fortuna

Buona fortuna, l’hanno chiamata, quando una coppia che conosco ha ricevuto gratuitamente un’attività imprenditoriale. L’azienda stava generando un po’ di entrate, ma il proprietario non aveva più l’intenzione di occuparsene. Altre cose più urgenti stavano succedendo nella sua vita, e lui voleva solo abbandonare l’intera attività. Tuttavia, il contratto di locazione per la sede dell’azienda sarebbe scaduto solo nove mesi più tardi. 

E’ a questo punto che i miei amici sono entrati nella storia. Il proprietario aveva un problema, e loro avevano una soluzione. Qui ci sono tre ragioni per le quali hanno avuto l’opportunità di entrare in affari, e perché sono stati così “fortunati”.

1. Hanno lasciato che l’uomo raccontasse la sua storia, e lo hanno ascoltato.
2. Cercavano un affare, e hanno visto l’opportunità.
3. Hanno lavorato, facendo quello che era necessario per beneficiare della loro “buona fortuna”.

La buona fortuna viene dalla preparazione

Si può dire che sono stati fortunati. Il proprietario ha accettato di dare loro l’azienda a patto che subentrassero nel contratto di locazione. La ragione principale per la loro buona fortuna comunque, è una sola: erano pronti.

Avere un po’ di soldi in banca ha permesso di gestire la transizione. Avevano esperienze precedenti con una piccola impresa. Erano disposti a imparare quello di cui avevano bisogno di imparare, e sono stati mentalmente pronti a lavorare.

Un altro esempio: un amico mi ha raccontato di un nostro conoscente “così fortunato” per avere comprato ad un’asta per 2.000 euro una macchina da 12.000 euro di valore. Per quanto ne so, quel tipo “così fortunato” ha seguito l’asta regolarmente, aveva maturato una certa familiarità con i valori delle automobili, e ha sempre tenuto i soldi disponibili per cogliere le buone opportunità.

Anche il mio amico avrebbe potuto essere “così fortunato”, ma doveva essere pronto. Egli avrebbe potuto risparmiare 2.000 euro, oppure mettersi d’accordo con qualcuno per prendere in prestito i soldi e dividere i profitti quando si fossero presentate le opportunità di questo tipo. Dal momento che non ha fatto nessuna di queste cose, per lui non si è presentata alcuna possibilità.

La buona fortuna va di pari passo con la crescita personale

Se si vuole buona fortuna, non c’è sempre qualcosa che si può fare per prepararsi? Per essere fortunati in amore, curiamo il nostro aspetto esteriore ed interiore, non è vero? Se si desidera avere delle opportunità in campo finanziario, è bene cominciare a studiare, mettendo da parte il denaro da investire, ed esplorare le possibilità.

Preparati per le opportunità, e queste arriveranno più di frequente. 

Un metodo valido per instaurare una buona abitudine e creare le basi della “buona fortuna” è quello del Principio dei 6 barattoli T. Harv Eker, che richiede un’attenzione quotidiana ai nostri obiettivi di realizzazione personale e finanziaria.

In particolare, uno dei sei barattoli è destinato al Conto della Libertà Finanziaria, nel quale depositare il 10% delle proprie entrate mensili, da utilizzare esclusivamente per gli investimenti e per l’acquisto o la creazione di fonti di reddito passivo. 

In bocca al lupo!

Per approfondire

La libertà finanziaria comincia col sapere gestire il denaro

 


 

Questo articolo di Anna Lombardini è stato pubblicato originariamente il 16 novembre 2012 su articlemarketingitalia.net.

Ora il sito è chiuso e quindi abbiamo pensato di  (ri)pubblicarlo su liberarsi.com per renderlo disponibile a quanti vorranno trarne ispirazione utile per… liberarsi dalle false definizioni di buona fortuna.