Gratitudine, uno stile di vita in dieci passi pratici

Ti svegli la mattina determinato ad avere una buona giornata e prima ancora di alzarti, ti capita di sentirti sopraffatto, stressato, al punto di non poter aspettare l’intera giornata per poter riposare?
Ti senti trascinare la vita da un giorno all’altro, invece di vivere una vita di gioia?

Ti sei mai chiesto “E’ tutto qui? E se lo è, è questo che voglio?“.

Se è così, non sei solo.

Migliaia di persone come te si pongono queste stesse domande. Queste persone hanno pensato che se avessero fatto tutto bene, tutto sarebbe andato bene. Per “tutto bene” si intende sposarsi, avere dei figli, acquistare la prima casa, passare ad una casa più grande con due box auto, e così via incluso ricevere una buona istruzione e quindi guadagnare un sacco di euro.

Continui a correre per tenere il passo con questa immagine di successo, eppure ti senti così vuoto. Il vuoto si sente come isolamento, solitudine, e stanchezza. Io chiamo questo vuoto ‘disperazione esistenziale.’

La disperazione esistenziale

L’esistenzialismo è una filosofia incentrata sull’analisi dell’esistenza e sottolinea la libertà, la responsabilità, e di solito l’isolamento dell’individuo. Disperazione significa perdita totale di speranza o una causa della perdita di speranza. “Disperazione esistenziale” quindi significa lo scarto doloroso fra ciò che è e quello che dovrebbe essere, fra le proprie percezioni e le proprie supposizioni.

Questo senso di perdita o la mancanza di significato della propria vita è il comune denominatore di tutte le forme di disagio emotivo ed è stato identificato come una delle ‘malattie moderne’. Il dolore, la malattia, la delusione, la perdita, il fallimento, l’alienazione, o semplicemente la noia – tutto conduce a questa sensazione di perdita di significato della vita.

Esiste la ‘disperazione esistenziale’ quando crediamo al mito che possedere le chicche esteriori crei successo e felicità. Noi facciamo e compriamo tutto il possibile per riempire il ‘buco nella nostra anima’, tranne l’unica cosa che conta davvero: andare dentro e fare la pace con noi stessi.

Fare pace con noi stessi

Fare la pace con noi stessi coinvolge il cambiamento del modo in cui abitualmente concentriamo la nostra energia. Questo significa che ciò su cui si concentra l’attenzione si espande. Gli scienziati stanno scoprendo che l’energia non muore mai, anzi, cambia forma a seconda di come l’attenzione è focalizzata. I pensieri sono energia. Una credenza è un pensiero con le aspettative collegate. Tutto comincia con un pensiero e la realtà è creata dalle aspettative.

Una delle leggi universali è la Legge dell’Aumento. Questa legge assicura che qualunque cosa su cui ci concentriamo aumenterà nella nostra vita. In altre parole, tutto ciò che pensiamo si espande e quindi se ne riceverà anche di più.

In un modo potenziante (positivo), esprimere gratitudine per tutti i benefici che abbiamo ricevuto accelera questo processo.
In un senso limitante (negativo), si applica lo stesso principio.

Che cos’è la gratitudine?

La gratitudine è lo stato dell’essere grato: la riconoscenza. Cosa significa nei termini della nostra vita? Essenzialmente significa che quando guardiamo la vita come un’opportunità per crescere nell’amore, e impariamo ad aprire  i nostri cuori con l’amore, vediamo il mondo da una posizione di guarigione e di pace. Quando guardiamo il mondo come un luogo di dolore e sofferenza, questo è ciò che vediamo. Il dolore e la sofferenza restringono i nostri cuori e influenzano la nostra salute fisica.

La gratitudine come uno stile di vita

Quanti di noi vivono la vita grati per i tanti benefici che abbiamo? Quante volte al giorno diciamo ‘grazie’?

Quando è stata l’ultima volta che hai detto ‘grazie’ a te stesso per la creazione di questo essere meraviglioso che sei?

Come sarebbe la tua giornata, se vivessi la tua vita come se tutto fosse un regalo per te? Come cominceresti la giornata se la prima cosa che hai fatto è stata quella di essere grato per il dono della vita?

Una delle citazioni che mi piace particolarmente è di Stephen Littleword: “Provo quel senso di gratitudine profonda di fronte ad un tramonto e ad un sorriso. Due straordinarie meraviglie della natura“. Alce Nero ha parlato della sua abitudine di salutare ogni mattina facendo un passo fuori, lasciando che i suoi piedi nudi toccassero l’erba bagnata per riconnettersi con la terra, e cantando una preghiera di gratitudine per l’arrivo del giorno.

Dieci passi concreti per praticare la gratitudine

1. Comincia un diario della gratitudine. A seconda dei casi, i suggerimenti variano fra le 5 e le 80 cose al giorno. Ciò che funziona per me è dire ‘grazie’ a tutto ciò che incontro ogni giorno, per esempio un’alba/un tramonto, un passerotto sul ciglio della strada, la brina sugli alberi (soprattutto quando c’è il sole), cibo, alloggio, la casa, l’abbigliamento, i colleghi, il lavoro, le persone che amo, i cuccioli di animali.

2. Stuart e Linda Macfarlane hanno detto: “Grazie è un abbraccio tramutato in parole“.

3. Fai un esercizio alfabetico di gratitudine. Nel tuo quaderno, scrivi le lettere dall’A alla Z. Più velocemente possibile, scrivi “sono grato per ______________” cominciando con la lettera A e passando attraverso l’alfabeto fino ad arrivare alla zeta. Per esempio: Sono grato per le arance, sono grato per le banane, sono grato per le carote, sono grato per i datteri, e così fino al completamento di tutte le lettere.

4. Comincia la giornata con l’essere grato per tutti i benefici che ci sono nella tua vita.

5. Pratica un ‘atto di gentilezza’  tutti i giorni.

6. Cerca i modi in cui lodare il tuo partner, il tuo bambino, i colleghi, i dipendenti, la persona che ti serve – come una cameriera, la badante, il postino, il corriere, gli agenti di polizia, e via lodando.

7. Ringrazia la terra per sostenere la vita, fornendo cibo, aria e acqua.

8. Scrivi una lettera all’Universo esprimendo gratitudine per tutte le tue benedizioni.

9. Ringrazia i tuoi genitori per averti dato la vita.

10. Ringrazia l’Universo per tutte le lezioni che hai ricevuto.

Alla tua pace interiore. E grazie per aver letto (e messo in pratica) il decalogo contenuto in questo articolo!

Anna


Articolo pubblicato originariamente su articlemarketingitalia.net, il 27 maggio 2013.

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