Otto passi per prendere il controllo di ogni situazione nella tua vita

Che ci piaccia o no, siamo tutti dei gladiatori. Andiamo a dormire e ci svegliamo la mattina dopo in un’arena sociale senza via d’uscita. Ci confrontiamo sfida dopo sfida, ci sono muri che ci limitano, e una folla di spettatori è lì pronta a schernirci o ad applaudirci. Ogni giorno,  che lo si voglia o no, ci porta nuove battaglie. La vita ci costringe ad affrontare una schermaglia dopo l’altra – senza possibilità di scelta.

Quello che possiamo scegliere, però, è che tipo di gladiatore vogliamo essere: vincitore o vittima.

Essere una vittima in questa arena sociale si traduce nell’avere cattive relazioni. La maggior parte delle persone è vittima delle proprie percezioni. E questo perché le persone non sviluppano e non ascoltano il proprio unico, autentico Sé. Anzi, esse consentono ai propri spettatori immaginari – quei piccoli tiranni che crepitano nella loro testa – di dire loro secondo dopo secondo come combattere le loro battaglie, quello che possono o che non possono fare. Questi tiranni applaudono e fischiano, incoraggiano e scoraggiano.

Questi spettatori immaginari altro non sono che i ricordi dei giudizi di persone reali. Ad esempio, è il ricordo di tua zia che dice: “Spero che tu sposi un milionario, perché non andrai lontano con il tuo cervello“. E’ l’eco di tuo padre che borbotta: “Tu hai un problema alla schiena, sei senza spina dorsale“.

E la loro influenza sui nostri rapporti non può essere sottovalutata.

Milioni di persone accettano i giudizi dei loro spettatori immaginari come se fosse la verità e, di conseguenza, accettano anche i risultati mediocri generati dal credere veri tali giudizi.

Con così tante persone che vivono in questo modo, la domanda diventa: è così che devo vivere? Fortunatamente, la risposta è “no” a meno che non lo si voglia davvero.

Una volta identificati gli spettatori immaginari – e le nostre interazioni con loro – si può andare oltre il ruolo della vittima ed assumere il ruolo di vincitore.

Ecco otto passi per prendere il comando, otto passi che possono essere applicati alla maggior parte di qualsiasi situazione che si desideri modificare. È possibile influenzare positivamente le relazioni, le possibilità di impiego, ogni aspetto della vita.

Vediamo i passi.

1. Definisci ciò che ti affligge.

Chiediti: qual è il mio problema?

Sono geloso, turbato perché gli altri hanno quello che voglio io? Sono triste e lamentoso? Dominato dall’ansia? Di cattivo umore? Senza questo passo, sei condannato.

Ci vorrà del coraggio, ma non otterrai dei risultati senza identificare ciò che ti affligge.

2. Scopri gli effetti.

Chiediti: che influenza hanno i miei problemi sulla mia vita?

Sono un pessimo genitore, non ho amici, sono un traditore, una sciattona, un ubriacone, un drogato? Non sono niente di tutto questo, ma sono qualcuno che è meno di quello che potrebbe essere?

Questo passo richiede assoluta onestà, ma la verità ti aiuterà a renderti libero.

3. Cerca l’origine.

Chiediti: da dove vengono i miei problemi?

Chi sono i miei spettatori reali e chi quelli immaginari? A chi assomigliano, cosa dicono, cosa fanno i miei spettatori immaginari? Chi o che cosa mi sta impedendo di prendere il comando della mia vita?

Questa potrebbe essere una delle esperienze più incredibili della tua vita. Cercherai nell’abisso e vedrai chi c’è sul fondo.

4. Identifica il tuo ruolo.

Chiediti: come ho contribuito ai miei problemi?

Qual è la mia responsabilità in tutto questo? Ho deciso di diventare un bidone dell’immondizia? Mi sono battuto a morte cercando di piacere agli altri? Mi aspetto cose che sono ingiuste? Mi tratto come un amico o come un nemico? Permetto ai miei spettatori immaginari di condurmi alla distrazione, alla depressione, alla rabbia, all’angoscia?

Riconoscere il tuo ruolo nei tuoi problemi è un passo positivo – ma spaventoso – nel conoscere te stesso e nel prendere il comando.

5. Stabilisci i tuoi desideri.

Chiediti: cosa voglio fare in particolare riguardo ai miei problemi?

Voglio essere uno zerbino, una sciattona, un ubriacone, un secchione senza amici? O voglio governare i miei spettatori immaginari? Voglio resistere a uno spettatore, reale o immaginario, che mi sta affondando? Voglio prendere il comando della mia educazione, del mio conto in banca, dei miei rapporti?

Fino a quando si possono elencare i nostri desideri in ordine d’importanza, saremo delle vittime. Tuttavia, una volta eseguito questo passo, si è sulla buona strada per diventare un vincitore.

6. Cerca le opzioni.

Chiediti: quali sono le mie opzioni, e in quale ordine dovrei metterle?

Qual è la prima opzione su cui dovrei concentrarmi? La seconda? La  terza? Se soffri di depressione quasi tutte le mattine per i postumi di una sbornia, potresti scegliere di rinunciare ai tuoi compagni di bevute per frequentare dei veri amici. In secondo luogo, prendi i soldi che normalmente spendi al bar e depositalo in un fondo per te o per gli studi dei tuoi figli. Se, invece, sei un maniaco del lavoro e desideri passare più tempo in famiglia, allora fallo. Pochissime persone sul loro letto di morte hanno detto: “Se potessi vivere di nuovo, mi piacerebbe passare più tempo al lavoro e meno con le persone che amo”.

Le scelte sono complicate, ma pesando le opzioni e le alternative, e poi facendo delle scelte personali, prendi il comando. Fai questo passo e comincerai a ottenere il vero potere.

7. Impara le tecniche vincenti.

Chiediti: come faccio a governare i miei spettatori reali e immaginari?

Devo demolirmi, quando mi disapprovano? Come posso imparare a prendermi in carico ad ogni livello e a prendere in pugno la mia vita?

Non c’è nulla di “magico”, ma potresti sentirlo come tale. A differenza di un gladiatore sconfitto che cade a piacimento degli spettatori, tu decidi la tua rotta.

8. Padroneggia le tue relazioni.

Chiediti: cosa posso fare per padroneggiare le mie relazioni, rafforzando me e le mie percezioni?

Come faccio a prendere il comando proprio adesso per sviluppare la mia identità e la mia autostima?

Congratulazioni! Stai lavorando sull’unica persona in tutto il mondo su cui puoi lavorare: te stesso! E qualsiasi miglioramento di te stesso  non può fare a meno di arricchire le tue relazioni con le altre persone e con il mondo intorno a te.

Per quanto sia breve questa panoramica di ciascuno degli otto passi per prendere il controllo della tua vita, una volta compiuti ti stupirai di quanto possano essere significativi gli effetti di qualche piccolo aggiustamento nella percezione di te stesso.


Articolo pubblicato originariamente su articlemarketingitalia.net, il 19 novembre 2012.